Concorso nazionale sull'autismo – premiazione di Giulia Lutzu 🦋❤️
Mattina di gioia e profonda soddisfazione per l'elaborato di Giulia, pieno del suo incanto.
Un omaggio delicato alla specialità, sfiorata con dolcezza e cura, suggerita nel suo essere sacra, insondabile, mistero di infinito.
Da condividere.
Grazie, Giulia 🦋❤️
21 marzo – di equinozi, anniversari, poesia, amore, follia ❤️🌷
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle
potesse scatenare tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Alda Merini, Vuoto d'amore, 1991
festa dei padri – 19 marzo – ❤️👨👦❤️👨👧❤️
– Dove lo porti? –, aveva chiesto la mamma.
– Cose da uomini –, aveva risposto Libero Parri, e da lì Ultimo non si era fatto più domande perché se hai cinque anni e tuo padre ti porta con sé, in quel modo, sei felice e basta.
Per cui aveva corricchiato dietro di lui fino al bivio per Rabello. L’aveva fatto senza sapere che per infinite volte, da grande, avrebbe rivisto quella immagine, proprio quella: la sagoma massiccia del padre che camminava a grandi passi davanti a lui, contro il volo della nebbia mattutina, senza mai voltarsi, né per aspettarlo né per controllare che ci fosse ancora.
In quella severità, e in quella assenza totale di dubbi, vi era quanto suo padre gli aveva insegnato dell’essere padri; che è saper camminare, senza mai voltarsi. Camminare il passo lungo degli adulti, senza pietà, ma un passo limpido e regolare, perché tuo figlio possa capirlo e starci attaccato, nonostante il suo passo bambino. E farlo senza mai voltarsi, se ne avrai la forza: perché lui sappia che non si perderà, e che camminare insieme è un destino di cui non bisogna mai dubitare, giacché è scritto nella terra.
auguri
❤️👨👦❤️👨👧❤️
18 marzo: giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid
ma se soltanto per un attimo
potessi averti accanto
forse non ti direi niente
ma ti guarderei soltanto 🙏🏻❤️
Beati i miti
https://www.comune.nuoro.it/ente/avvisi/203
Avviso del Comune di Nuoro relativo alla disponibilità all'accoglienza di nuclei familiari, minori, persone singole in fuga dalle zone del conflitto in corso sul territorio dell'Ucraina
μακάριοι οἱ πραεῖς, ὅτι αὐτοὶ κληρονομήσουσιν τὴν γῆν
beati i miti, perché erediteranno la terra
beati quelli che non sono violenti: Dio darà loro la terra promessa
Un giorno costruirò un castello – Giornata sul bullismo – 9 marzo 2022
Posso avere difetti
vivere ansioso
ed essere irritato alcune volte
ma non dimentico che la mia vita
è la più grande impresa del mondo.
E che posso evitare
che giunga al fallimento.
Essere felice
è riconoscere
che vale la pena vivere
nonostante tutte le sfide,
incomprensioni e periodi di crisi.
Essere felice
è smettere
di essere vittima dei problemi
e divenire autore
della propria storia.
È attraversare deserti
fuori da sé
ma essere capaci
di incontrare un'oasi
nel recondito della propria anima.
È ringraziare Dio
ogni mattina
per il miracolo della vita.
Essere felice
è non avere paura dei propri sentimenti.
È saper parlare di sè stessi.
È avere il coraggio di sentire un no.
È avere la sicurezza
di ricevere una critica,
anche se ingiusta.
Pietre sul cammino?
Le conservo tutte,
un giorno costruirò un castello...
oggi abbiamo davvero costruito un castello: grazie Alessia, grazie Stefania, e grazie a Gianfranco, a Silvio, a Luca, alle autorità presenti, alla stampa, soprattutto alle Scuole cittadine, grazie a tutti 🏰 💓
festa della donna
Un solo mare
Mentre salgo le scale
di striscio
come l’acqua di striscio riscende le grondaie
mentre l’aria mi arriccia e mi rinfresca le ciglia
vedo noi nello Ionio limpido e greco
e capisco e dico:
Non c’è modo, maniera, perifrasi
per varcare la soglia pudica dei nostri pensieri
Sappiamo solo, perché la natura è così ordinata
che la poesia ha bisogno del greto di un fiume
come tu, uomo, riconosci in me
la parte virtuosa della tua espiazione
Forse per questo, per millenaria abitudine
io sono stata olocausto e silenzio
Forse per questo mi percuoti
addebitando all’amore il folclore patriarcale della violenza
Ma io ho diversa dimora
e se abito in te
non debbo per questo appartenerti
Se hai assaporato la porosa mia lingua
non un solo organo di me è tuo
perché non apparteniamo ad altri
se non a noi stessi
e non siamo di altri
se non del nitore dei nostri sogni infantili
Un giorno scoprirai che dio ha una A per desinenza
che non è vita quella che entra tra le mie gambe
ma quella che mi attecchisce nel ventre
Un giorno avremo una sola barca
e un solo mare
un solo senso della libertà
da “Atomi”, di Bartolomeo Smaldone, Gelsorosso edizioni, 2011